Quando si parla di pasta, a Napoli non si scherza. Sbagliare il formato di pasta per una ricetta è considerato quasi un crimine. E se ci sono diverse versioni, sicuramente si aprirà una diatriba per tentare di far prevalere la propria tradizione.
Può capitare per esempio quando si parla di frittatine di pasta napoletana. Quale formato utilizzare? Bisogna dire che per la frittata di pasta napoletana nome originale è “frittata di maccheroni”; vuol forse dire che va usata la pasta corta corrispondente al nome?
In realtà no; a Napoli i maccheroni sono tutti i tipi di pasta, gli spaghetti in particolare. Per la vera frittata di maccheroni napoletana quindi va utilizzata la pasta lunga, magari condita col sugo di pomodoro, avanzata dal giorno prima. Questo almeno dice la ricetta originale
Le origini della ricetta
Come tanti piatti della tradizione culinaria italiana, siamo di fronte a una ricetta povera, che arriva dalla tradizione contadina. Quella in cui il cibo ero poco e prezioso, e non c’erano avanzi da buttare via.
Così per la frittata di maccheroni le origini risalgono a un tempo in cui anche l’atto stesso di cucinare era più impegnativo; così magari si cucinava la pasta una volta sola, anche per il giorno dopo. Così la fantasia ci ha messo lo zampino: aggiungendo uova e formaggio, un piatto di spaghetti diventava una ricetta del tutto originale.
Ma è proprio necessario che la pasta sia del giorno prima? In realtà, è possibile anche preparare la pasta appositamente per trasformarla in una frittata. E’ vero però che, rimanendo dal giorno prima, sarà più facile “tenerla insieme” con le uova. Inoltre, le uova non vanno mai aggiunte quando la pasta è ancora calda; quindi prepararla in anticipo fa risparmiare molto tempo.
La ricetta base e le varianti
Gli ingredienti base di questa ricetta quindi sono pochi e semplici: pasta avanzata, uova, formaggio grana grattugiato. Si uniscono le uova alla pasta, nella misura di circa 1 uovo ogni 80 grammi di pasta, poi i aggiungere grana piacere e si cuoce in padella in abbondante olio. A metà cottura la pasta va girata, come in una normale frittata.
Per essere più comodi, è possibile cuocere monoporzioni in padelle più piccole. Si avranno così frittatine di pasta come in rosticceria, da servire complete nel piatto per ogni commensale.
Una delle principali variazioni, è se la pasta è in bianco o al sugo. La ricetta base prevede semplice pasta in bianco, condita con olio e grana. Ma se vi è avanzata della pasta al pomodoro, va benissimo lo stesso.
Infine, la ricetta più completa: la frittata di spaghetti ripiena. Il procedimento è sempre lo stesso, con la differenza che all’interno si possono aggiungere altri ingredienti a piacere; una scelta classica sono fette o cubetti di salame, ma anche mozzarella per pizza o pezzetti di olive. Solitamente si stende in padella un primo strato, si aggiungono gli ingredienti del ripieno, e poi si copre col resto della pasta.
Cercando una video ricetta frittata di maccheroni napoletana vedrete perfettamente illustrato il procedimento.