Li abbiamo visti e rivisti nei cartoni animati realizzati da Fujiko F. Fujio sul personaggio più famoso dei cartoni giapponesi, simbolo della cultura giapponese nel mondo: Doraemon, amatissimo anche nel nostro paese.
E visto dalla TV ci fanno venire l’acquolina in bocca. Ora, ammetto di averli provati direttamente acquistati nei convenience store Eleven a Tokyo, e di non esserne rimasto estasiato particolarmente. Ma più che di descriverne il gusto effettivo, molto soggettivo, andiamo a raccontarli in quanto simbolo iconico dei prodotti da strada giapponesi.
Si tratta di due pancakes, formati impastando la kasutera, una sorta di pan di spagna, con ripieno tradizionale di marmellata di fagioli Azuki, comunemente chiamata Anko.
Raggiunsero la forma di oggi nel 1914 per opera di Ueno Usagiya.
Il termine giapponese Dora significa Gong, che ha la stessa forma dello strumento da cui ha preso il nome questo dolcetto.
Come tipologia di ripieno, oltre alla marmellata Anko, ci sono diverse varianti, tra cui la crema di castagne o cioccolato.